giovedì 11 novembre 2010

CALL FOR PROJECTS



È aperta la CALL FOR PROJECTS per l'edizione 2011 (fino al 17 Gennaio). Invitiamo designer, architetti e progettisti di tutto il mondo a proporre idee, progetti, soluzioni e servizi per rigenerare gli spazi pubblici della città di Milano.

Dopo due edizioni della Duepercinque Competition, il bando di concorso del Public Design Festival cambia formula, non più progetti pensati per le aree di pargheggio di 2x5 mt, spazi modulari e replicabili ovunque, ma progetti site specific distribuiti in tutta la Città di Milano, dal centro alla periferia. Servizi, nuovi arredi urbani, soluzioni per una città più vivibile e sostenibile. Progetti pensati per durare anche oltre l'evento.

http://www.publicdesignfestival.org/publicdesignfestival/bando/2011/IT/home/

6 commenti:

  1. Ragassuoli!!! E' lui!!!
    Il concorso che ha dato vita al gruppo!!!
    Ora... non so se è una fortuna o una sfiga ma con ale si pensava che non sarebbe male partecipare anche perchè c'è un significativo cambio di formula.
    Ora non dobbiamo più preoccuparci di far danni in due metri per cinque... ci possiamo allargare.
    Devo dire che la vecchia formula non era per niente male ma la nuova ci permette di fare più merdazza.
    Con ale abbiamo già provato a spremerci le meningi per trovare un'idea carina, e forse qualcosa è uscito ma è nella fase embrionale.
    Andate a vedere le immagini di uno dei luoghi proposti ovvero lambrate/stazione e precisamente il sottoponte di via rubattino: http://www.publicdesignfestival.org/publicdesignfestival/bando/2011/IT/luoghi/lambrate.php
    L'ho guardato anche su google eart ed il posto è semplicemente una figata, più di mezzo kilometro di sottoponte (ovvero spazio all'aperto coperto) inserito in un piccolo parco urbano con un fiumiciattolo in parte.
    Si pensava che potesse essere interessante proporre un programma più che un vero progetto.
    Una sorta di "lego urbano" dove i pezzi si trovano in discarica e le idee vengono dalla gente e dalle loro necessità. A noi costruire il "lego" con la speranza che la gente continui poi. Un laboratorio cittadino con lo scopo di produrre arredo urbano con materiale riciclato.
    Penso abbiate capito ma vi faccio ugualmente alcuni esempi:
    Un gruppetto di skaters può farsi un piccolo percorso costruendosi delle rampe con dei pezzi di legno, recuperando i grandi tubi che spesso si usano per le fognature come zona evoluzioni etc...
    Il gruppetto dei salutisti può farsi il percorso salute con i copertoni delle macchine dove correrci dentro, un muro di pallets da scavalcare, qualche spranga di ferro dove attaccarsi, etc...
    Il solito gruppetto di fancazzisti che si costrusce delle panche in legno...
    L'immancabile gruppo di frikkettoni che si porta una vecchia roulotte dove farci un privè...
    Gli amici rapper che vogliono ballare si possono fare una pista da ballo, prendere delle assi in legno farci graffiti...
    Insomma ragazzi più o meno questo, ma il lavoro è ancora lungo e il tempo non è molto perciò vi chiedo di usare il blog per scrivere commenti e idee sul programma
    Dobbiamo impegnarci perchè dobbiamo proporre un progetto senza progetto quindi dobbiamo spigerci bene e avere il maggior numero di idee.
    Quello che ho scritto è un punto di partenza, non è certamente il progetto.
    Partiamo da qui e vediamo dove siamo capaci di arrivare.

    O SAUVAGE O MORTE

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  2. Se ho capito bene volete creare un laboratorio più che un progetto in sè, vero? Mi sembra una figata, ambiziosa, ma una figata. Cavolo ci sono un sacco di variabili: come cavolo si propone una cosa del genere? Bisogna contattare associazioni già esistenti? Io ho sempre il contatto con la ong con cui sono stato nella selva, se può essere utile. Io come al solito ci metterei un orto urbano, più che un vero orto, uno spazio di decontaminazione. Sono proprio fiero di voi, bella idea, innovativa, alternativa, accattivante!!!

    O sauvage o muerte!

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  3. si molto bella l'idea! creare una "riserva" urbana. Contattare qualche associazione potrebbe essere uno spunto, io direi di cercare tra gli ecologisti che si occupano del riciclo o di chi si occupa del tempo libero.
    Bisogna decidere come agire, più numerose sono le persone coinvolte più il progetto può diventare interessante; siccome poi le redini del tutto le dovremo tenere noi, penso che dovremo individuare bene gli "esterni" e interpellare chi realmente può fornirci l'aiuto necessario. O sauvage o muerte!

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  4. Non c'è molto tempo a ben pensarci. Soprattutto se dobbiamo interpellare associazioni di milano, con cui non possiamo interagire fisicamente. Come fare ragà? Possiamo sentirci nei prossimi giorni magari. Io sono libero domani e domenica. L'idea è buona, biosgan perseverare.

    O sauvage o muerte!

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  5. Mi piace l'idea di "riserva urbana" dove preservare il genere umano "incontaminato" oppure "decontaminazione urdana" aree docontaminate del petrolio, non sarebbe male visto che sopra ci passa una tangenziale... non so sto sparando.
    Per quanto riguarda le associazioni penso che dovremo agire con cautela nel senso che mi sto chiedendo se ne vale la pene di contattarle prima del concorso o se forse è meglio contattarle dopo l'esito del concorso (sempre che vada bene).
    Nella programmazione (e quindi nella presentazione di un progetto) penso anch'io sia necessario appoggiarsi a delle associazioni locali ma dobbiamo capire bene i tempi di contatto.
    Anch'io posso esserci domani e facendo uno sforzo anche domenica (ma non prima delle 11 italiane)

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  6. Uè Uè!!! Qua non si commenta più...
    Vabbè che ho scritto "decontaminazione urdana" ma è solo un errore, mica ce l'ho con pakistani o indiani, volevo scrivere "urbana" ma qualche orsetto dispettoso mi ha spostato la "b".
    Ora dobbiamo capire che metterci dentro, magari facciamo una ricerca con le associazioni del posto per vedere cosa propongono e proviamo a sparare idee.

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